E’ successo a Torino dove un ragazzo che frequentava il liceo è stato bocciato per due volte consecutive, a causa di problemi sopravvenuti di salute che lo avevano costretto a lunghe cure lontano dalla scuola.
Alla fine dell’anno il ragazzo si è ritrovato con quattro insufficienze e la bocciatura decisa dal corpo docente.
Lui però non si perdeva d’animo e nonostante la malattia e la doppia bocciature, ricorreva prima dell’estate innanzi al TAR , il quale accogliendo la sua domanda disponeva che il ragazzo fosse ammesso alle verifiche di recupero.
La scuola però gli comunicava le date dell’esame di recupero solo con tre giorni di preavviso, non consentendogli di prepararsi adeguatamente e di raggiungere la sufficienza, peraltro innanzi ad una commissione formata da quegli stessi docenti che ne avevano già deciso la bocciatura.
Il Tar Piemonte, però, annullava anche la seconda bocciatura rilevando che “Al ragazzo è stata somministrata una prova difforme da quelle svolte nel corso dell’anno e da quelle proposte agli altri allievi con debito, prove svolte in modo diverso e più gravose rispetto a quelle svolte durante l’anno”.
Ed ancora:
“Nel giudizio finale, nonostante la problematicità fosse già stata evidenziata, non c’è traccia di valutazione della posizione dell’alunno alla luce del suo complessivo anno scolastico, delle incolpevoli e documentate problematiche di salute né di una valutazione pronostica delle possibilità di recupero, salvo la presa d’atto dell’insufficienza delle prove”, scrivono i giudici.
Il TAR, quindi, seppur sulla carta e ad anno iniziato, ha riabilitato il ragazzo promuovendolo.
