Il Tribunale di Torino con la sentenza del 22 Giugno scorso ha detto sì al sequestro dell’immobile di proprietà del coniuge obbligato al mantenimento, quale garanzia del pagamento dell’obbligazione pecuniaria.
La vicenda prende le mosse da un padre in momentanea difficoltà, il quale aveva chiesto una revisione “al ribasso” del mantenimento.
La moglie, ritenendo invece a rischio il corretto adempimento del mantenimento, decideva di presentare – nelle more della sentenza di divorzio atto a stabilire anche l’assegno di mantenimento – domanda di sequestro conservativo su alcuni immobili di proprietà dell’uomo.
L’uomo aveva infatti spiegato di aver subito una riduzione del lavoro e quindi una flessione del reddito, tanto da attivarsi per ridurre le spese di locazione, mettendo addirittura in vendita la casa coniugale.
Da ciò la moglie ne aveva tratto uno stato di indigenza del marito che avrebbe potuto seriamente compromettere la garanzia patrimoniale posta a presidio del regolare adempimento futuro dell’obbligazione al mantenimento.
Tanto è bastato al Tribunale per ritenere fondato il timore della donna di perdere il mantenimento in suo favore.
