Processo penale telematico: un ricorso contro il caos

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APP del processo penale telematico – RICORSO avverso il DM 206/24 sul sistema mono-binario per il deposito degli atti penali dal 01/01/25

01. L’art. 1 del DM n. 206 del 27/12/2024 ha modificato l’art. 3 del al DM 217 del 29/12/2023, sulle tipologie di atti del processo penale che devono essere depositati telematicamente, anticipando al 01/01/2025 il nuovo regime c.d. mono-binario (esclusivamente con modalità telematiche) il deposito di atti presso: a) procura della Repubblica presso il tribunale ordinario; b) Procura europea; c) sezione del giudice per le indagini preliminari del tribunale ordinario; d) tribunale ordinario; e) procura generale presso la corte di appello, limitatamente al procedimento di avocazione.
02. gli uffici giudiziari si sono trovati da subito in grosse difficoltà tecniche (con particolare riguardo attività di udienza) tanto che, in alcuni casi, sono state sospese le stesse attività processuali. (sicuramente attività di udienza); la maggior parte dei Tribunali ha disposto, con autonomi provvedimenti, la sospensione dell’applicazione c.d. APP reintroducendo, di fatto, un sistema a doppio binario (telematico e cartaceo)
03. il Ministero della Giustizia – Dipartimento per l’Innovazione Tecnologica, tuttavia, non ha ritenuto che vi fossero i presupposti per la sospensione dell’applicativo APP, la cui funzionalità è stata introdotta con un atto normativo generale.
04. lo stesso Ministro Nordio, nella propria Relazione annuale al Parlamento (22/01/2025), in relazione alle criticità tecniche della APP ha espressamente dichiarato che “ha richiesto e richiederà un notevole sforzo finanziario”, oltre che “di immaginazione e di organizzazione”. Il Guardasigilli ha però assicurato che queste difficoltà “entro la fine dell’anno saranno superate e rientreremo nei vincoli del Pnrr”.
05. si deve peraltro considerare che tutti i provvedimenti di sospensione dell’APP adottati diramati dai Tribunali italiani non sono conformi al dettato normativo
06. il DM 206/24 non è supportato da una adeguata istruttoria sia in relazione alla reale possibilità di attuazione del dettato normativo, sia in relazione alla effettiva capacità dell’applicativo di essere adeguatamente funzionante.
07. L’ Avv. Carmine Laurenzano, dello Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO, in collaborazione con il collega Avv. Daniele Ingarrica, sta promuovendo un Ricorso Straordinario al Capo dello Stato, per censurare il DM 206/24; considerati gli interessi sottesi (non solo la funzionalità del sistema Giustizia, ma soprattutto il diritto di difesa ex art. 24 Costituzione) sussistono i presupposti per una istanza di sospensiva, quanto meno nei limiti in cui il dettato normativo esclude la possibilità del sistema doppio binario (telematico e cartaceo), di fatto attuata dai tribunali ma che giuridicamente non trova al momento un fondamento normativo.

Possono aderire al Ricorso gli Avvocati di tutti i Fori. Per adesioni e/o informazioni e termini si potrà contattare lo Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO scrivere a info@avvocatigiustilaurenzano.it, e/o contattare lo 0664850184 – 3400583986.

I termini di presentazione del ricorso (120 gg) decorrono dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30 dicembre 2024, e scadranno pertanto il prossimo 29/04/25

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