La Corte d’Appello di Torino, in riforma della sentenza di primo grado, ha riconosicuto il dirtto di genitori e figli alla consumazione, all’interno della scuola, di una pasto preparato da casa, poichè il cibo della mensa non risultava gradito agli alunni.
A richiederlo un gruppo di genitori che avevano preso le mosse dalla circostanza che il sevizio mensa non è obbligatorio ma che, contemporaneamente, il tempo impiegato per la pausa pranzo fa conunque parte del tempo della scuola.
Pertanto, onde evitare di lasciare digiuni i figli e/o privarli del tempo della mensa, decidevano – dichiarandodi non volere aderire alla refezione scolastica – di preparare loro stessi il pranzo dei propri figli e farglielo consumatore all’interno dell’istituto.
Motivando ciò anche e soprattutto con le manifestazion dei bambini di non gradire il cibo preparato dalla mensa scolastica.
Disattesa in primo grado tale linea, i genitori hanno però avuto la meglio in appello.
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