La riforma Cartabia è già un fallimento? Ecco perché i processi tornano a rallentare!

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La prima Presidente della Suprema Corte, Margherita Cassano, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, ha fornito dati e numeri relativi alle pendenze civili e penali che vedono un importante calo nei tempi di definizione dei processi.

Il trend, tuttavia, non è completamente positivo. Mentre infatti l’arretrato civile è in fase di esaurimento, i processi civili tornano ad allungarsi. “I dati forniti – commenta l’Avv. Carmine Laurenzano, dello Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO, candidato alle “primarie” della community NETWORK DEGLI AVVOCATI SELEZIONATI – “che possono essere variamente interpretati, lascerebbero intendere un discreto stato di salute del processo civile. Dobbiamo però leggere i dati nel contesto fattuale: difficoltà di accesso alla Giustizia e maggiori oneri e costi determinano spesso la rinuncia dei cittadini a rivolgersi al sistema Giustizia. Le procedure ADR spesso e volentieri si dimostrano quali inutili e costose condizioni di procedibilità. In questo contesto, sarebbe utile raffrontare i dati con le possibili effettività di accesso. Dall’altro fronte, l’impianto della Cartabia sul processo civile, malgrado i correttivi, si sta dimostrando farraginoso e non sta ottenendo l’obiettivo di accorciare i tempi dei processi. Purtroppo non è una novità ed è un risultato che chi frequenta con assiduità le aule di tribunale aveva chiaramente previsto. Il risultato è che a breve si renderà nuovamente necessario mettere mano al codice di rito con ulteriori adeguamenti. Una follia e un isterismo normativo!”

La vicenda è all’oggetto di discussione presso i gruppi di lavoro “Rapporti Istituzionali” e “Processo Penale” della commuity NETWORK AVVOCATI SELEZIONATI.

 

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