Così ha pronunciato lo scorso 2 Marzo il Consiglio di Stato dando torto al Governo.
Nel 2015 il Governo Renzi ha emanato il nuovo sistema di calcolo dell’ISEE (strumento atto a valutare la ricchezza delle famiglie), nel cui calcolo venivano incluse anche le pensioni di invalidità e le indennità di accompagnamento.
Pertanto, le famiglie dei disabili hanno subito iniziato una feroce battaglia, sfociata nelle aule del TAR a cui tali famiglie hanno fatto ricorso per vedere tutelati i diritti dei proprio familiari.
Già il TAR in primo grado dichiarava illegittimo il nuovo metodo del calcolo dell’ISEE sottolineando come con le predette indennità, il legislatore aveva inteso fornire un aiuto concreto a causa delle “difficoltà” riscontrato nel beneficiario la pensione.
Ciò nonostante il Governo ha pensato di ricorrere al Consiglio di Stato, il quale ha però confermato l’orientamento già espresso in primo grado, precisando che le indennità di accompagno non possono certamente considerarsi reddito, ma piuttosto delle indennità che non possono rientrare, in quanto tali, nel calcolo del c.d. ISEE per il reddito familiare.
