Secondo un recente sentenza del Tribunale di Brescia (n. 782/2016), è legittimo il licenziamento pronunciato avverso un lavoratore scoperto ad accedere, più volte durante l’orario di lavoro, al famoso social network.
Il Tribunale ha, infatti, rigettato l’opposizione al licenziamento avanzata da un dipendente avverso ordinanza che aveva già dichiarato legittimo il licenziamento inflitto, sottolineando come il datore di lavoro aveva dato prova che in più occasioni, durante l’orario di lavoro, il dipendente si era intrattenuto su facebook invece che svolgere la propria attività, altresì utilizzando la strumentazione messa a disposizione dal datore di lavoro.
Inutile per il dipendente aver lamentano un’ipotetica lesione del diritto alla privacy, poiché il Tribunale ha evidenziato come “il controllo” effettuato al datore di lavoro si fosse effettivamente limitato al solo cnumero di accessi effettuati su facebook, consultandone la cronologia, senza “indagare” altri circostanza personali del lavoratore.