I CONTRATTI DI CONVIVENZA

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In attesa di conoscere quale sarà l’esito del c.d. DDL Cirinnà sulle “Unioni Civili”, lo Studio G&L Avvocati offre un approfondimento sui contratti di convivenza, già in vigore nel nostro ordinamento.

Come precisato dal Consiglio nazionale del Notariato, i contratti di convivenza sono accordi con cui la coppia definisce le regole della propria convivenza, attraverso la regolamentazione dei rapporti patrimoniali e di alcuni – seppur limitati – rapporti personali (quali ad esempio la scelta di un amministratore di sostegno, ove ne sorga la necessità).

Non potranno, invece, essere regolati con tali patti i rapporti di successione, a fronte del divieto di patti successori vigente nel nostro ordinamento, ma le parti potranno invece disciplinare tali aspetti inserendo delle apposite clausole nel testamento in favore del partner.

I contratti o patti di convivenza posso essere sottoscritti innanzi ad un notaio da tutte quelle persone (eterosessuali ed omosessuali) che siano legate da un vincolo affettivo e che, per tale ragione pur non sposandosi, decidono di vivere insieme all’interno della convivenza more uxorio.

Poiché espressione dell’autonomia riconosciuta alle parti – seppur con le limitazioni innanzi ricordate – i contratti di convivenza posso essere sciolti su accordo delle parti, nonché in caso di inadempimento è possibile adire il Giudice civile per ottenere tutela.

 

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