Continuano a pervenire le segnalazioni circa le disfunzioni e i ritardi del Giudice di Pace di Roma.
Ingiunzioni di pagamento che vendono rilasciate ad oltre un anno di distanza dalla iscrizione a ruolo del relativo ricorso, decreto di fissazione di udienza che vivono della stessa sorte; Sentenze pubblicate a distanza di un oltre un anno e mezzo dall’udienza di precisazione conclusioni. Ritardi incolmabili che stanno vanificando qualsiasi presupposto di accesso alla Giustizia.
Lo Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO ha raccolto il grido di dolore non solo dei colleghi, ma anche dei clienti e assistiti. A distanza di mesi, se non di oltre un anno, l’aspettativa di poter recuperare un credito o di poter correttamente esercitare o difendere i propri diritti, rimangono completamente frustrate. l’Avv. Carmine Laurenzano, dello Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO, candidato alle “primarie” della community NETWORK DEGLI AVVOCATI SELEZIONATI, commenta:
“l’entrata in vigore del processo civile telematico anche per il Giudice di Pace avrebbe dovuto semplificare e snellire le procedure e invece ci troviamo di fronte ad un vero e proprio disastro giudiziario. Si pensi che, a distanza di mesi dalla notifica, i Colleghi non sanno nemmeno se a fronte di una ingiunzione di pagamento sia stata presentata o meno una tempestiva opposizione. Termini, strategie difensive e diritto di difesa naufragano contro l’assoluta mancanza di certezza del diritto. Malgrado gli sforzi del COA e tantissime chiacchiere da parte del Ministero, la situazione appare irrimediabile. Uno scarico di responsabilità continuo. Si tratta di un vero e proprio disastro annunciato a fronte di una drammatica carenza di organico amministrativo e Giudiziario, mezzi e strumenti vetusti e non adeguati alle nuove esigenze telematiche. Un sistema completamente da rivedere, se necessario anche a colpi di azioni giudiziarie.”
La vicenda è all’oggetto di discussione presso i gruppi di lavoro “Rapporti Istituzionali” e “Processo Civile Telematico” della commuity NETWORK AVVOCATI SELEZIONATI.
Il Network è aperto a tutti i Colleghi, sia che vogliano cimentarsi attivamente nella partecipazione professionale, politica e culturale, sia che vogliano esclusivamente beneficiare delle iniziative utili all’aggiornamento professionale, crediti formativi e proposte in favore dell’Avvocatura.
L’iscrizione al Network, inoltre, dà diritto di partecipare e votare alle “primarie” per le prossime elezioni dei Delegati al prossimo Congresso Nazionale Forense 2025.
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