FIUMICINO: SCHIAFFO AL CONSORZIO DI BONIFICA – G&L VINCE IL RICORSO AL TAR

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#Fiumicino: schiaffo al Consorzio. Vinto il ricorso sui progetti delle idrovore
Il Tar del Lazio ordina: “Consegnate i documenti chiesti dal Comitato spontaneo Isola sacra”

#Fiumicino: schiaffo al Consorzio. Vinto il ricorso sui progetti delle idrovore
Il Tar del Lazio ordina: “Consegnate i documenti chiesti dal Comitato spontaneo Isola sacra”

di Redazione – 12 gennaio 2017 – 8:05 Commenta Stampa Invia notizia
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idrovore
#Fiumicino: schiaffo al Consorzio. Vinto il ricorso sui progetti delle idrovore
Leggi la sentenza 299_17
Il Faro on line – Schiaffo del Tar al Consorzio di Bonifica. Con la sentenza pubblicata in data 10 gennaio, il Tar ha infatti accolto il ricorso promosso dal Comitato Spontaneo Isola Sacra, patrocinato dallo Studio legale Giusti&Laurenzano, e condannato il Consorzio di Bonifica del Tevere e Agro Romano a fornire copia di tutti gli atti amministrativi relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali del reticolo primario e secondario dei canali nonchè delle idrovore.

Il ricorso al Tribunale Amministrativo era stato promosso nell’ambito delle iniziative avviate dal Comitato Spontaneo Isola Sacra a seguito della pubblicazione del ben noto Decreto n. 42/2015 dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere che ha individuato in quasi tutto il territorio di Isola Sacra il cosiddetto rischio dal alluvione, qualificandolo al massimo livello con grave pericolo per incolumità di cose e persone. La capacità di portata dei canali di bonifica e delle idrovore è pertanto determinante al fine consentire un adeguato deflusso della acque piovane e quindi una mitigazione o eliminazione del rischio per persone e cose.
Per questi motivi il Comitato Spontaneo Isola Sacra aveva deciso di avviare una serie di iniziative volte a verificare e valutare l’effettiva capacità dei canali e delle idrovore. Sorgeva così la necessità di verificare se il Consorzio di Bonifica aveva posto in essere tutte le attività allo stesso preposte, quali la manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali e delle idrovore stesse. Tuttavia il Consorzio di Bonifica si è sempre sottratto ad un confronto diretto e chiaro malgrado i numerosi accessi agli atti e i tentativi del Comitato Spontaneo Isola Sacra si instaurare un rapporto diretto.
Eppure lo stesso Consorzio di Bonifica, nell’aprile 2016 scriveva alla Regione Lazio, con nota prot. 2356, rappresentando che “Il sistema di bonifica, da intendersi come rete dei fossi, canali e degli impianti deputati al sollevamento e allontanamento delle acque superficiali collettate, non è più in grado di garantire la propria funzione nel territorio del Comune di Fiumicino – Isola Sacra – e tale situazione di criticità idraulica è tale da costituire un reale e incombente pericolo per la pubblica incolumità.
Il Comitato Spontaneo Isola Sacra si è trovato così costrette ad affidare allo Studio legale Giusti&Laurenzano il ricorso al Tar per il Lazio al fine di ottenere gli atti richiesti. La manutenzione di canali e idrovore, nonchè le iniziative volte a mitigare o eliminare il rischio per i cittadini da “alluvione”, si caratterizzano tuttavia per la totale assenza di trasparenza e chiarezza da parte di tutti gli enti preposti.
“Sia la Regione Lazio che il Comune di Fiumicino – spiega l’avvocato Laurenzano -, chiamati in causa unitamente al Consorzio di Bonifica, di fronte al Tribunale Amministrativo hanno espressamente dichiarato di non avere competenza nè atti relativi alla manutenzione di canali e idrovore. Eppure la Regione Lazio, nel febbraio 2015 aveva messo a disposizione un corposo stanziamento di ben 3,5 milioni di euro per la messa in sicurezza idraulica proprio del territorio di Isola Sacra e Fiumicino”.
A sua volta il Comune di Fiumicino, con delibera dell’ottobre 2014 aveva stanziato circa 200 mila euro in favore del Consorzio di Bonifica per il potenziamento del sistema di idrovore (circostanza peraltro confermata dal Sindaco Montino in occasione Consiglio Comunale del 21 dicembre 2016, avente all’ordine del giorno proprio le iniziative relative al c.d. rischio alluvione indicato dall’Autorità di Bacino).
Ad oggi esistono sulla carta svariati progetti, proposti anche dall’Autorità di Bacino alla Regione Lazio stessa, tra cui l’Adeguamento funzionale dell’officiosità idraulica della rete di bonifica dei territori di Isola Sacra e Riserva del Pantano e la Realizzazione di un partitore per la regolazione delle portate tra i due rami della foce del Fiume Tevere e opere di consolidamento e adeguamento dei rilevati arginali lungo Fiumara Grande e il tratto del canale navigabile di Fiumicino (proposte di intervento ammissibili di cui alla Determinazione n. G05407 del 16/05/2016 della Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo della Regione Lazio).
La sentenza del Tar Lazio è pertanto il primo passo che consentirà di fare un minimo di chiarezza e ottenere trasparenza sulle attività che devono essere realizzate e quelle da realizzare per la messa in sicurezza del territorio. Il Comitato Spontaneo Isola Sacra sta già procedendo a prendere nuovi contatti con il Consorzio di Bonifica per ottenere l’esecuzione della sentenza e verificare l’attività posta in essere per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali e idrovore, e valutare se vi siano state omissioni o negligenze.
E’ per questo che il Comitato è pronto a ricorrere nuovamente alla Giustizia Amministrativa per richiedere ed ottenere la realizzazione di tutte le attività necessarie per la mitigazione ed eliminazione del rischio derivante dal pericolo di alluvione.

Redazione – 12 gennaio 2017 – 8:05 Commenta Stampa Invia notizia
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Il Faro on line – Schiaffo del Tar al Consorzio di Bonifica. Con la sentenza pubblicata in data 10 gennaio, il Tar ha infatti accolto il ricorso promosso dal Comitato Spontaneo Isola Sacra, patrocinato dallo Studio legale Giusti&Laurenzano, e condannato il Consorzio di Bonifica del Tevere e Agro Romano a fornire copia di tutti gli atti amministrativi relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali del reticolo primario e secondario dei canali nonchè delle idrovore.

Il ricorso al Tribunale Amministrativo era stato promosso nell’ambito delle iniziative avviate dal Comitato Spontaneo Isola Sacra a seguito della pubblicazione del ben noto Decreto n. 42/2015 dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere che ha individuato in quasi tutto il territorio di Isola Sacra il cosiddetto rischio dal alluvione, qualificandolo al massimo livello con grave pericolo per incolumità di cose e persone. La capacità di portata dei canali di bonifica e delle idrovore è pertanto determinante al fine consentire un adeguato deflusso della acque piovane e quindi una mitigazione o eliminazione del rischio per persone e cose.
Per questi motivi il Comitato Spontaneo Isola Sacra aveva deciso di avviare una serie di iniziative volte a verificare e valutare l’effettiva capacità dei canali e delle idrovore. Sorgeva così la necessità di verificare se il Consorzio di Bonifica aveva posto in essere tutte le attività allo stesso preposte, quali la manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali e delle idrovore stesse. Tuttavia il Consorzio di Bonifica si è sempre sottratto ad un confronto diretto e chiaro malgrado i numerosi accessi agli atti e i tentativi del Comitato Spontaneo Isola Sacra si instaurare un rapporto diretto.
Eppure lo stesso Consorzio di Bonifica, nell’aprile 2016 scriveva alla Regione Lazio, con nota prot. 2356, rappresentando che “Il sistema di bonifica, da intendersi come rete dei fossi, canali e degli impianti deputati al sollevamento e allontanamento delle acque superficiali collettate, non è più in grado di garantire la propria funzione nel territorio del Comune di Fiumicino – Isola Sacra – e tale situazione di criticità idraulica è tale da costituire un reale e incombente pericolo per la pubblica incolumità.
Il Comitato Spontaneo Isola Sacra si è trovato così costrette ad affidare allo Studio legale Giusti&Laurenzano il ricorso al Tar per il Lazio al fine di ottenere gli atti richiesti. La manutenzione di canali e idrovore, nonchè le iniziative volte a mitigare o eliminare il rischio per i cittadini da “alluvione”, si caratterizzano tuttavia per la totale assenza di trasparenza e chiarezza da parte di tutti gli enti preposti.
“Sia la Regione Lazio che il Comune di Fiumicino – spiega l’avvocato Laurenzano -, chiamati in causa unitamente al Consorzio di Bonifica, di fronte al Tribunale Amministrativo hanno espressamente dichiarato di non avere competenza nè atti relativi alla manutenzione di canali e idrovore. Eppure la Regione Lazio, nel febbraio 2015 aveva messo a disposizione un corposo stanziamento di ben 3,5 milioni di euro per la messa in sicurezza idraulica proprio del territorio di Isola Sacra e Fiumicino”.
A sua volta il Comune di Fiumicino, con delibera dell’ottobre 2014 aveva stanziato circa 200 mila euro in favore del Consorzio di Bonifica per il potenziamento del sistema di idrovore (circostanza peraltro confermata dal Sindaco Montino in occasione Consiglio Comunale del 21 dicembre 2016, avente all’ordine del giorno proprio le iniziative relative al c.d. rischio alluvione indicato dall’Autorità di Bacino).
Ad oggi esistono sulla carta svariati progetti, proposti anche dall’Autorità di Bacino alla Regione Lazio stessa, tra cui l’Adeguamento funzionale dell’officiosità idraulica della rete di bonifica dei territori di Isola Sacra e Riserva del Pantano e la Realizzazione di un partitore per la regolazione delle portate tra i due rami della foce del Fiume Tevere e opere di consolidamento e adeguamento dei rilevati arginali lungo Fiumara Grande e il tratto del canale navigabile di Fiumicino (proposte di intervento ammissibili di cui alla Determinazione n. G05407 del 16/05/2016 della Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo della Regione Lazio).
La sentenza del Tar Lazio è pertanto il primo passo che consentirà di fare un minimo di chiarezza e ottenere trasparenza sulle attività che devono essere realizzate e quelle da realizzare per la messa in sicurezza del territorio. Il Comitato Spontaneo Isola Sacra sta già procedendo a prendere nuovi contatti con il Consorzio di Bonifica per ottenere l’esecuzione della sentenza e verificare l’attività posta in essere per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali e idrovore, e valutare se vi siano state omissioni o negligenze.
E’ per questo che il Comitato è pronto a ricorrere nuovamente alla Giustizia Amministrativa per richiedere ed ottenere la realizzazione di tutte le attività necessarie per la mitigazione ed eliminazione del rischio derivante dal pericolo di alluvione.

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