ESCLUSA L'EDIFICABILITA' AI FINI FISCALI DEI TERRENI SOGGETTI A VINCOLI

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Sentenza storica della Commissione Tributaria Regionale del Lazio che accoglie il ricorso presentato dallo Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO

Importantissima vittoria dello Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO.

La Commissione Tributaria Regionale del Lazio accoglie il ricorso per un utente avverso l’imposizione ICI/IMU su terreni considerati edificabili dal PRG, ma sottoposti a vincoli per rischio idraulico e idrogeologico.
Di fatto i vincoli hanno impedito (e stanno tutt’ora impedendo, per ovvie ragioni di sicurezza e pericolo) per venti anni il rilascio della concessione edilizia; malgrado questo il Comune impositore ha sempre richiesto l’ICI prima e l’IMU dopo, calcolata sul valore di mercato del bene, così come la legge sembrava, fino ad oggi, imporre.
La Commissione Tributaria Regionale, infatti, in accoglimento delle doglianze avanzate dallo Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO, ha sancito una importantissima inversione di tendenza nel panorama giurisprudenziale, decidendo sulla base di un rilevante principio: ha ritenuto, infatti di escludere che nel caso di specie potesse trovare applicazione la norma di interpretazione autentica che impone la qualifica di terreni edificabili anche ai terreni per i quali non è possibile ottenere la concessione edilizia a causa della mancata approvazione dei piani particolareggiati ovvero dei piani attuativi del PRG.
Il Giudice Tributario di appello, ha accolto l’ipotesi avanzata dallo Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO: i vincoli per il rischio idrogeologico sui terreni, infatti, non possono essere ricondotti alla mancanza di piani attuativi ovvero piani particolareggiati, che sono comunque atti del Comune; i vincoli infatti sono imposti da enti sovraordinati e hanno natura ed effetti completamente differenti dalle ipotesi previste dalla legge di interpretazione autentica D.L. 223/06.
Non solo.

Lo Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO ha offerto ulteriori elementi e rilievi, totalmente accolti dalla Commissione, secondo la quale tali vincoli non possono essere considerati operanti ex nunc (ossia dal momento della loro entrata in vigore) ma dispiegano i loro effetti ex tunc , ossia retroattivamente, con la possibilità di travolgere anche l’imposizione riscossa per gli anni precedenti ai vincoli stessi.
Secondo lo Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO questo apre la strada alla possibilità di richiedere i rimborsi al Comune impositore, retroattivamente almeno per gli ultimi cinque anni, laddove l’imposizione non abbia tenuto adeguatamente conto della presenza di vincoli e limiti alla possibilità di rilascio della concessione edilizia.
La Sentenza ottenuta dallo Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO  è un importantissimo precedente nel contenzioso che vede sempre più spesso cittadini costretti ad una liquidazione fiscale oltre modo sproporzionata rispetto alla reale possibilità di sfruttamento dei terreni, considerati edificabili dal Piano Regolatore Generale, ma sui quali è impedita qualsiasi realizzazione per la presenza di vincoli.
Nel panorama giurisprudenziale, la norma di interpretazione autentica dettata dal D.L. 223/06 ha messo sempre gli enti impositori, i Comuni, in una posizione di assoluto vantaggio rispetto ai contribuenti; posizione che spesso i Comuni stessi, per ovvie ragioni di risanamento del bilancio, non hanno esitato a sfruttare per far cassa, oltre i limiti della ragionevole proporzione.
Lo Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO ha assistito e continua decide di utenti che si trovano in tale situazione.

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Terreni edificabili ma vincolati, stangata della Commissione tributaria regionale al Comune di Fiumicino

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