Sul filone di un indirizzo giurisprudenziale già tracciato, la Cassazione è nuovamente intervenuta sul punto con la sentenza n. 41726/2016, confermando la condanna di una donna per il reato di cui all’art. 674 c.p., per aver utilizzato detersivi ed ammoniaca in quantità eccessivi negli spazi condominiali, con conseguenti molestie ed emissioni di vapori e gas tossici.
L’art. 674 c.p., infatti, prevede l’arresto sino ad un mese o l’ammenda fino a 200 euro, per chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in luogo privato ma comune o di uso altrui, cose atte ad offendere o molestare persone, ovvero nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, fumo o vapori tossici atti a cagionare tali effetti.
Nel caso affrontato dalla Cassazione, invero, tutti i testimoni nonché i rilievi fotografici prodotti dalla parte civile, avevano confermato l’uso eccessivi di tali detersivi, causa di forti odori e lacrimazioni.
Da qui la condanna della donna che aveva protratto la propria condotta nonostante gli avvertimenti.