Il Tribunale civile di Roma ha accolto la domanda presentata dallo Studio Legale Giusti&Laurenzano per conto di un Condominio proprio assistito, a fronte di una persistente morosità di un condomino, residente in un appartamento di proprietà del Condominio medesimo.
Il moroso, invero, ricevuta l’intimazione per la convalida di sfratto con contestale ripetizione delle somme, decideva di partecipare al giudizio, costituendosi e spiegando addirittura domanda riconvenzionale.
Esperito con esito negativo l’obbligatorio tentativo di conciliazione in seguito al mutamento del rito, il Condominio resisteva alle avverse domande per il tramite degli legali Giusti&Laurenzano.
Questi ultimi, invero, si trovavano costretti a dover dimostrare – come poi effettivamente dimostrato – l’insussistenza delle richieste del moroso circa l’invalidità del contratto di locazione che pure si era regolarmente protratto, senza contestazione alcuna, per oltre un ventennio, nonché una pretestuosa domanda per non ben precisati danni risalenti a presunti lavori di ristrutturazioni che lo stesso avrebbe dovuto svolgere all’interno dell’appartamento di proprietà del condominio, senza la necessaria autorizzazione di quest’ultimo, come espressamente richiesto dal contratto di locazione.
Addirittura ne chiedeva, a distanza di anni, l’ammissione di apposita CTU.
Gli Avvocati Giusti&Laurenzano si opponevano alle avverse domande, dimostrando la pretestuosità e l’infondatezza delle eccezioni sollevate, nonchè a contrario il perdurante ed ingiustificato inadempimento del condomino moroso.
Il Tribunale di Roma ha accolto le domande formulate dello Studio Legale Giusti&Laurenzano, dichiarando risolto il contratto di locazione, condannando il moroso alla ripetizione di tutti i canoni scaduti e non pagati, nonché le spese di lite relative sia alla fase della convalida, sia alla fase della pretestuosa opposizione che pure ha deciso di portare avanti nonostante la manifesta infondatezza.
