Avvocati invisibili? La professione forense relegata ai margini della riforma!

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La settimana di inaugurazione dell’Anno Giudiziario è stata caratterizzata dalle contestazioni della Magistratura, contraria alla c.d. separazione delle carriere.

I Magistrati hanno lasciato le aule per protesta, durante gli interventi dei rappresentanti del Governo, sventolando la copia della Costituzione. La notizia, peraltro, è stata riportata da tutte le testate giornalistiche e dai Tg di tutte le reti. Sono stati intervistati rappresentanti del Governo e rappresentanti delle varie Associazioni di magistrati. Al riguardo, osserva l’Avv. Carmine Laurenzano, dello Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO, candidato alle “primarie” della community NETWORK DEGLI AVVOCATI SELEZIONATI che:

“prima ancora di valutare il merito della riforma, dobbiamo rilevare come nei convegni dedicati all’inaugurazione dell’anno giudiziario si sia consumato il definitivo strappo istituzionale tra Magistratura e Governo. Mai si era assistito ad uno sgarbo istituzionale, in occasioni ufficiali e così importanti. I Magistrati avranno sicuramente le ragioni per manifestare il dissenso alla riforma. Tuttavia, lo strappo istituzionale nasce da lontano e probabilmente una riforma così importante avrebbe meritato una maggior consultazione degli operatori del sistema Giustizia. Mentre l’Avvocatura non appare nemmeno sulla linea dell’orizzonte. E’ evidente che nel confronto istituzionale l’Avvocatura viene considerata un interlocutore minoritario. E’ un grave segno del declino non solo della rappresentanza istituzionale dell’Avvocatura stessa, ma anche della stessa immagine della professione forense. E’ necessario che l’Avvocatura torni a governare i processi politici, economici e sociali di cui è parte integrante.”

La vicenda è all’oggetto di discussione presso i gruppi di lavoro “Rapporti Istituzionali” e “Processo Penale” della commuity NETWORK AVVOCATI SELEZIONATI.

 

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