Ancora una vittoria giudiziale per il proprio assistito ottenuta dallo Studio G&L Avvocati.
Con sentenza resa il 1 marzo 2017 il Tribunale di Roma Sezione Lavoro ha condannato Equitalia, quale agente per la riscossione per i crediti previdenziali presuntivamente vantati dall’INPS, annullamento ben 10 mila euro di cartelle, con condanna alla rifusione delle spese di lite.
La questione veniva sottoposta qualche mese fa all’attenzione dello Studio Legale Giusti&Laurenzano da parte di un proprio assistito, il quale solo per mera casualità, recandosi ad effettuare un controllo della propria posizione contributiva, veniva a conoscenze del suddetto credito presuntivamente vantato dall’INPS per contributi IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti), mai versati secondo la tesi dell’ente.
Somme per le quali l’INPS aveva chiesto ad Equitalia l’iscrizione vuole, da cui le suddette cartelle esattoriali.
L’estratto di ruolo veniva immediatamente impugnato innanzi al Giudice del lavoro, competente per materia, rilevando come mai nessuna notificazione e/o avviso bonario era stato inoltrato al contribuente e di come, in ogni caso, i crediti risalenti al 2002 fossero ampiamente prescritti, con decadenza per l’INPS e per Equitalia alla riscossione.
Il Tribunale di Roma ha accolto in pieno le eccezioni mosse dallo Studio Legale Giusti&Laurenzano, disattendendo altresì un’eccezione di incompetenza territoriale formulata da controparte, annullando il credito/debito di 10 mila euro e condannando Equitalia a rifondere le spese di lite in favore del contribuente.