AFFIDO CONDIVISO PER IL CANE!

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l Tribunale di Roma ha pronunciato l’affido condiviso di un cane meticcio di 9 anni, riconoscendo ai due ex convinti il diritto di visita. Alimenti, cure mediche e quanto necessario al suo benessere dovranno porsi a carico di entrambi i padroni.

Il Giudice infatti ha precisato che, pur non essendoci una precisa disciplina nel nostro ordinamento, a fronte di sempre maggiori richieste in tal senso, è necessario prendere spunto dalla normativa generale dell’affidamento condiviso dettata per i figli, certamente favorevole per la crescita ed il benessere dell’animale, affezionato ad entrambi i padroni.

Il giudice onorario di Roma ha ritenuto che l’affidamento condiviso «sia applicabile anche se le parti non erano sposate» dal momento che la proposta di legge giacente in Parlamento «estende la competenza del Tribunale a decidere dell’affido dell’animale anche alla cessazione della convivenza more uxorio» e dato che ormai, anche se «con ritardo», si tende sempre più «ad equiparare la famiglia di fatto a quella fondata sul matrimonio».

Dal punto di vista strettamene legato al benessere dell’animale, poi, nulla conta che le parti siano state sposate o meno: il suo legame ed il suo affetto per entrambe prescinde assolutamente dal regime giuridico che le legava.

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