Assolto un imprenditore assistito dall’Avv. Patrizia Giusti dello Studio Legale G&L dall’accusa di detenzione, possesso ed immissione per la vendita di materiale contraffatto.
Un commerciante con sede nella capitale dedito alla vendita e riparazione di apparecchi di telefonia e di elettronica, veniva accusato del delitto di cui all’art. 474 c.p., in seguito ad un controllo e successivo sequestro, operato alla dogana per acquisti effettuati all’estero, per il tramite di un portale on line, autorizzato alla vendita di materiale Samsung, Asus, Apple etc.
All’ imprenditore, che come in numerose altre occasione aveva effettuato su tale sito gli acquisti necessari per le riparazioni dei dispositivi dei suoi clienti, veniva sequestrata la merce direttamente alla dogana, prima ancora che egli la potesse visionare ed entrarne in possesso, poiché ritenuta contraffatta.
In verità, della numerosa merce acquistata e sottoposta a perizia, solo 20 vetrini riconducibili al marchio Samsung risultavano “sospetti”, lasciando dubbi e perplessità nello stesso consulente quanto alla effettiva riconducibilità degli stessi al marchio.
Tanto bastava alla Procura romana per elevare un’ imputazione ax art. 474 c.p. che, però, su richiesta della difesa, veniva definita con un’assoluzione con formula piena, con sentenza resa dal Tribunale di Roma in data 15 Luglio 2019.
In seguito all’istruttoria dibattimentale e, in particolare, dell’esame dell’imputato, il Tribunale ha potuto accertare l’impossibilità per l’imprenditore di verificare l’effettiva corrispondenza del prodotto acquistato on line con quello poi spedito e mai entrato nella sua diretta disponibilità.
Da cui l’assoluzione “perché il fatto non costituisce reato”.