STRADA ARGINE E IDROVORE A FIUMICINO – DOPPIO RICORSO AL TAR

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Articolo tratto da Il Faro Online:

Poca trasparenza sui lavori, il cronoprogramma e i collaudi. Il caso della delibera n.7, la madre di tutti gli sbagli.

Fiumicino – Presentati due ricorsi al Tar per sapere che fine abbiano fatto due opere distinte tra loro ma legate da un filo comune: la strada argine e le nuove idrovore.

Li ha inoltrati l’avvocato Carmine Laurenzano, che da tempo sta seguendo il Comitato spontaneo Isola Sacra. La necessità dei ricorsi nasce dalla difficoltà di ottenere risposte chiare e certificate sullo stato dei lavori, i finanziamenti connessi e la tempistica dei cantieri.

“Prima dell’estate – spiega Laurenzano – abbiamo fatto istanza di accesso agli atti, in particolare sulla definizione del procedimento amministrativo per quanto riguarda l’argine, visto che erano mesi che il cantiere era fermo.  Abbiamo chiesto alla Regione Lazio perché fosse fermo, chiedendo ragioni in via formale e chiedendo altresì di riprendere e terminare l’opera. Non c’è stata risposta.

Abbiamo notato la ripresa dei lavori, ma manca comunque ancora l’informazione sulla effettiva durata del cantiere, sul perché si fossero fermati, e sui tempi di deperimetrazione dei vincoli rispetto al collaudo della struttura (e il Comitato ricorda a tale proposito la promessa del sindaco di un incontro, mai effettuato, alla metà del percorso dei lavori). Ricordiamo inoltre che l’opera avrebbe dovuto essere finita nel 2016

Per quanto riguarda le idrovore, invece, abbiamo scritto prima dell’estate al Consorzio di bonifica, chiedendo perché il progetto che rientrava tra le opere urgenti del Salva Italia non sembri finanziato a causa incongruenze nella fase di progettazione, e chiedendo di eliminare queste incongruenze e di portare avanti l’opera.

Il Consorzio non ci ha dato risposta, quindi sostanzialmente vogliamo chiedere al Tar di costringere il Consorzio a rendere pubblico lo stato del procedimento. Abbiamo fatto la stessa richiesta sia per le idrovore che per l’argine, per avere accesso agli atti, un diritto troppo spesso negato ai cittadini.

Il caso della delibera n. 7

Fin qui le parole dell’avvocato. Ma c’è un problema di tipo amministrativo, legato alla vicenda. Ed è quello del pagamento dell’Ici rispetto ai terreni considerati edificabili dal Piano regolatore ma bloccati dai vincoli idrogeologici.

“Il Comune – afferma il Comitato – ha aperto le maglie su questa vicenda, applicando una scontistica sul pagamento delle tasse. Il punto cardine, però, resta il fatto che i parametri di calcolo fissati dalla delibera n.7 però, sono sbagliati (si prende come riferimento il valore di un terreno a Fiumicino centro, ndr Delibera-esplicativa-valori-aree-edificabili). E finché non viene cambiata quella, tutto il resto, a cascata, crea problemi. Problemi che vanno ad incidere sulle tasche delle famiglie, e sui quali prima o poi qualcuno dovrà renderne conto“.

Articolo consultabile al seguente link:

Strada argine e idrovore a Fiumicino, doppio ricorso al Tar

 

G&L Avvocati

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