La concessione dell’Autorizzazione Ambientale da parte della Regione Lazio certifica il fallimento della politica regionale in materia di rifiuti.
Lo Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO al fianco dell’Associazione CITTADINI PER FONTE NUOVA E’ NOSTRA per chiedere la revoca del provvedimento
Arrivato dopo oltre 15 anni di travagliato iter amministrativo, la definitiva concessione del rinnovo AIA – Autorizzazione Integrata Ambientale – da parte della Regione Lazio, con il placet della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al c.d. TMB di Guidonia Montecelio
La vicenda dell’impianto di trattamento meccanico biologico (TMB) per rifiuti urbani ed assimilati, costruito in località Inviolata di Guidonia, trae origine al 10 luglio 2002, oggi in fase di definitiva realizzazione da parte della soc. GUIDONIA AMBIENTE srl (già CO.LA.RI (Consorzio laziale Rifiuti) a CO.LA.RI AMBIENTE GUIDONIA Srl (12 luglio 2013), che poi successivamente è stata ridenominata come AMBIENTE GUIDONIA Srl) è arrivata a compimento dopo 16 anni di dissensi, Ordinanze di sequestro, procedimenti penali e ricorsi al Tribunale Amministrativo.
Di fatto l’impianto potrà entrare definitivamente in funzione, malgrado alcune macroscopiche irregolarità del corso del procedimento amministrativo, e alcune inspiegabili circostanze, a causa della c.d. convalescenza del provvedimento iniziale, l’AIA del 2010 che, malgrado la mancanza del parere espresso dal Ministero dei Beni e Attività Culturali (MIBAC) è riuscito a dispiegare i propri effetti poiché mai impugnato nei termini (e quindi “sanato” a norma di legge).
A nulla è valso far rilevare che l’impianto ricadeva in un’area di elevato pregio naturalistico-archeologico, tanto da essere stata inserita da parte del MIBAC stesso all’interno dell’area dichiarata di “notevole interesse pubblico”; a nulla valse, ancor prima, che la stessa area fu di fatto sottratta al Parco dell’Inviolata, ed esclusa dal Piano Territoriale Paesistico Regionale del Lazio.
Le questioni più rilevanti, tuttavia, sollevate nella istanza presentata per la revisione del rilascio dell’Autorizzazione da parte dell’Associazione CITTADINI PER FONTE NUOVA E’ NOSTRA, supportati dallo Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO, è che ancora attualmente il sito della discarica dell’Inviolata, ormai dismesso, e su parte del quale è sorto l’impianto TMB non è stato bonificato, o quanto meno non sono state poste in essere e realizzate tutte le opere dirette a bloccare anche in emergenza l’inquinamento provocato dalla ex discarica e prevenire così anche l’inquinamento della falda acquifera.
Secondo l’Associazione CITTADINI PER FONTE NUOVA E’ NOSTRA il rischio è quello di un aggravamento della situazione ambientale in una zona (loc. Santa Lucia in Fonte Nuova, proprio a ridosso del sito, che vede una incidenza tumorale ben al di sopra della media nazionale), tanto che la stessa ARPA Lazio, nel 2013, certificava il superamento di moltissimi limiti di legge da parte di elementi inquinanti (tra cui metalli).
Lo Studio Legale GIUSTI&LAURENZANO è stato quindi chiamato a coadiuvare l’Associazione CITTADINI PER FONTE NUOVA E’ NOSTRA al fine di sottoporre alla Regione Lazio una istanza di revisione e/o revoca del provvedimento di rilascio AIA del 15/01/2018. Soprattutto, si rileva dalla nota, non solo vi è la primaria questione ambientale e tutela della salute pubblica, ma il provvedimento di rilascio del rinnovo AIA certifica la totale incongruenza e illogicità con l’obbiettivo Zero Waste – RIFIUTI ZERO. L’impianto TMB, infatti, se nel 2002, al momento della richiesta di autorizzazione ambientale, aveva una ragione d’essere considerato lo stato della tecnica e le politiche dei rifiuti di 15 anni fa, oggi è assolutamente anacronistico e tende a premiare comportamento non virtuosi e non in linea con gli obiettivi della raccolta differenziata e il riciclo. Secondo lo STUDIO LEGALE GIUSTI&LAURENZANO, si tratta del vero e proprio fallimento delle politiche regionali in materia di ciclo dei rifiuti, mentre in tutto il quadrante Nord-Est della provincia di Roma (Città Metropolitana), fanno notare dall’ASSOCIAZIONE CITTADINI PER FONTE NUOVA E’ NOSTRA – i Comune stanno spingendo tra mille sforzi, per il raggiungimento degli obiettivi delle politiche Zero Rifiuti, implementando raccolta differenziata, riciclo e puntando su contratti di filiera, il TMB di Guidonia si pone come una scelta che ci fa tornare indietro di oltre 10 anni, favorendo la raccolta indifferenziata dei rifiuti.